RISTORANTE TAMO_2017
-PREMIO ISTITUTO NAZIONALE DI ARCHITETTURA IN/ARCH 2020, CATEGORIA "GIOVANI PROGETTISTI" ABRUZZO
foto: Iacopo Pasqui
Il progetto del ristorante Tamo consiste nel restauro di un edificio del 600' nel borgo di Spoltore. il tema centrale è il dialogo tra l'involucro antico, lasciato intatto, e l'intervento contemporaneo, tra le omogenee e rassicuranti quinte in laterizio ed il netto e rigoroso interno, tra la matericitá della preesistenza e la tensione all'astrattezza del progetto.
Tale dialogo ha inizio con l'ingresso, la cui funzione originaria di portico ci impone un'accentuata permeabilità e continuità con l'esterno, ottenute tramite infissi leggeri e vetri fissi. la pavimentazione e le pareti in laterizio esterne proseguono nell'ingresso senza cesure; solo la mano di vernice bianca data alle pareti interne segna il confine tra il dentro e il fuori.
Su questo ambiente chiaro ed arioso irrompe un portale di frassino verniciato scuro che invita all'ambiente principale, preannunciando un deciso cambio di tono ed atmosfera.
Questo passaggio è infatti una propaggine della sala, caratterizzata dall'incastro di due elementi: una vasca di frassino scuro, costituita da parquet e boiserie contenitiva, su cui poggia una volta a botte bianca che ricalca la volta originaria. In questo ambiente galleggia un unico tavolo composto da due assi di iroko massello di 730cmx55cm, tenuti assieme da una struttura centrale in ferro. Questo spazio si apre sui lati corti da una parte verso l'esterno, tramite un infisso leggero incorniciato da un portale strombato, dall'altra verso la cucina, con cui dialoga attraverso due pannelli scorrevoli che ne determinano l'apertura o la chiusura centrale.